ARTE NELLA CHIESA DI BREGANZE
L'11 marzo 1838 il vecchio campanile crollò sull'antica chiesa arcipretale. Mons. Giuseppe Novello la fece riedificare in due anni, ma la sua storia è lunga e complessa: interventi notevoli con l'arciprete mons. Andrea Scottoli (1881-1916) che innalzò l'edificio e lo dotò di una cupola con base ottagonale; nuovi radicali interventi con mons. Giovanni Prosdocimi (1916-1970) e infine una operazione di profondo restauro con mons. Bruno Tomba nel 1993.
La facciata si presenta a due registri, tripartiti da quattro lesene. L'inferiore ha un solenne portale d'accesso, coronata da una lunetta. Affiancate, troviamo due nicchie con le statue di san Nicola da Tolentino e di san Martino di Tours. Il registro superiore presenta nella parte centrale un bel rosone con vetri decorati policromi e due bifore e regge un timpano triangolare coronato dalla statua dell'Assunta.
L'ampia, solenne e altissima navata centrale, illuminata da bifore istoriate, ha il soffitto con tre affreschi di Mattielli Adolfo, raffiguranti, il centrale l'Assunzione della Vergine e ai lati l'Annunciazione e l’Adorazione dei pastori (1929-30).
Nella navata sinistra dopo l'elegante battistero con una bella statua lignea di san Giovanni Battista si trovano l'altare con elaborata cimasa (seconda metà sec. XVIII) di S. Nicola da Tolentino. Della prima metà dell'Ottocento è il terzo altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù e il quarto, di fine Settecento, dedicato al Beato Bartolomeo da Breganze ha una pala di fine sec. XVIII: Sacra Famiglia con santa Caterina d'Alessandria e il beato Bartolomeo.
La navata laterale destra offre tre altari: sant'Antonio da Padova (metà Ottocento), la beata Vergine del Rosario (metà sec. XVIII) e infine il Transito di san Giuseppe del 1938 (la pala è di Adolfo Mattielli). Incastonato è un bel bassorilievo in marmo bianco scolpito con l'Adorazione dei Pastori.
Il presbiterio, rinnovato nel 1993, presenta altare e ambone di Natalino Sammartin, opere del 1996 che si impongono in uno spazio loro estraneo. Molto raffinato l'altare maggiore con alto tabernacolo, sovrastato da una croce lignea della prima metà del Settecento. Ai lati, ci sono due belle opere pittoriche: Gesù Bambino appare a san Lorenzo da Brindisi (seconda metà Settecento) e la Madonna del Rosario con santi domenicani, contornata dai quindici misteri (sec.XVII). Ai lati dell'altare due affreschi di Adolfo Mattielli del 1939: Conferimento a Pietro della suprema autorità, Cristo in casa di Marta e Maria. Dello stesso autore e di qualche anno precedente l'affresco nella parte alta del presbiterio con Cristo Re. Nella cappella di Lourdes la parete del presbiterio è affrescata da Adolfo Mattielli (metà Novecento), due affreschi di fine Ottocento e soprattutto una stupenda pala di Abramo con i tre angeli (inizio sec. XVIII), restaurata nel 2009, attribuita a Gregorio Lazzarini.
Nelle sacrestie ci sono mobili, quadri e affreschi. Non si dimentichi di ammirare l'altissimo campanile dell'arch. A. Diedo, fresco di restauro.