PARROCCHIA BREGANZE
S. Maria Assunta (15 agosto)
La pieve di S. Maria Assunta di Breganze sorta in epoca remota, agli inizi del sec. X fu sottomessa da Berengario I alla giurisdizione dei vescovi di Padova e ritornò a far parte della diocesi vicentina solo nel 1818. Ma la questione non fu del tutto pacifica per i vescovi di Vicenza i quali a cominciare da Rodolfo (967 - 973) fino al 1089 continuarono ad investire l'abate di S. Felice in Vicenza di terreni esistenti in Breganze, il cui antico castello, sorto su ruderi di epoca romana, fu abitato da feudatari che troviamo spesso coinvolti in rivalità con i Podestà di Vicenza e con i loro sostenitori. La famiglia dei conti di Breganze appare verso la fine del sec. XI e acquista fama verso la metà del XIII per le vicende di Naimerio e Cunizza da Romano sua sposa (ricordata da Dante nel IX canto del suo Paradiso) e per la santità del vescovo di Vicenza Bartolomeo da Breganze (1255-1270).
Per quanto riguarda l'organizzazione ecclesiastica di Breganze, accanto alle tracce di una prima antica cappella dedicata - sembra - a S. Stefano, in località Riva, le Rationes Decimarum della fine del XIII secolo ricordano l'esistenza di due chiese: quella di S. Martino e quella di S. Maria che conservò la dignità pievana e nel sec. XIV, forse in seguito ad una ricostruzione, risultava già collegiata e riccamente dotata. Tra le antiche confraternite merita speciale ricordo quella di S. Nicola da Tolentino che fin dal sec. XV ebbe nella parrocchiale un proprio altare. Oltre alle varie ricostruzioni della chiesa parrocchiale è da segnalare l'ardito campanile che sfiora i 90 metri e che, per l'inaugurazione fattane dal card. Sarto, risultava dotato di ben 22 campane. Nel secondo Ottocento Breganze vide sorgere una comunità religiosa destinata a grande fortuna, grazie allo spirito di Giovanna Meneghini. Nella serie dei suoi parroci, va segnalato il sacerdote Andrea Scotton, il quale con i suoi fratelli pure sacerdoti, Jacopo e Gottardo, ebbe un ruolo di grande rilievo all'interno del movimento cattolico veneto e nazionale, anche se il loro giornale «La riscossa» (1890-1915) talvolta esasperò tensioni e non sempre favorì la concordia degli spiriti. Ma il nome degli Scotton a Breganze è legato pure ad una vigorosa azione pastorale e ad una cospicua serie di iniziative economico-sociali ancora attive e operanti a vantaggio del mondo rurale.